Superbonus 110% Seconde Case: come funziona

Lo sapevate che anche per la seconda casa è previsto il Superbonus 110%? Questo questo incentivo avrete accesso ad una detrazione fiscale pari al 110% per gli interventi che migliorino la prestazione energetica di un edificio di almeno 2 classi o ne riducano il rischio sismico, e questo vale non solo quindi per la prima casa, ma anche per la seconda. Scopriamo come.

Chiariamo subito il concetto di “Seconda Casa”

Per “seconda casa” si intende un’abitazione posseduta in aggiunta alla “Prima Casa”, che è quella in cui si ha la residenza. Questo comporta che, ulteriori case oltre alla prima, anche se risulta essere l’unico immobile posseduto da una persona, potrebbero apparire come seconde case ai fini fiscali, l’importante che non vengano utilizzate come abitazione principale da parte vostra.

Per quanto riguarda il Superbonus, l’Agenzia delle Entrate ha specificato che per la detrazione, chi sostiene le spese deve inoltre possedere o detenere l’immobile oggetto dei lavori stessi, comprendendo quindi anche contratti di comodato o locazione.

Riassumendo, il Superbonus 110% lo può richiedere:

  • il proprietario di un’unica casa, data in affitto
  • colui che abita in una casa concessa tramite affitto o comodato
  • il proprietario di una seconda casa, ovviamente oltre a quella in cui è residente

Superbonus 110%: fino a quanti immobili è possibile richiederlo?

Secondo quanto specificato dall’Agenzia delle Entrate, è possibile richiedere il Superbonus 110% sia per la prima casa sia per le seconde case, anche se sono ville unifamiliari, e comunque fino ad un massimo di 2 unità immobiliari.

Inoltre, per gli interventi a scopo antisismico, non vi è nessun limite: è possibile richiedere e ottenere il Superbonus 110% per tutte le abitazioni che si hanno e per le quali si voglia migliorare la classe di rischio.

Superbonus 110%: alcune tipologie di immobili rimangono escluse

Ci sono alcune categorie di immobili che sono escluse dalla detrazione fiscale e sono:

  • abitazioni di tipo signorile, A/1
  • abitazioni in ville, A/8
  • castelli, palazzi di eminente pregio storico o artistico A/9 (a meno che non siano aperti al pubblico)
  • immobili su cui si esercita una attività professionale

Superbonus 110%: alcuni casi particolari

Esistono delle eccezioni alle regole che abbiamo scritto precedentemente: ad esempio gli immobili residenziali adibiti anche all’esercizio di arti e professioni, o ad attività di impresa (es. Ostelli) possono fruire del Superbonus ma in maniera ridotto della metà.

Quali sono gli interventi ammessi:

In particolare, i lavori ammessi al Superbonus 110% riguardano:

  • Interventi di isolamento termico con un’incidenza superiore al 25% della superficie esterna dell’edificio.
  • Interventi per la sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale esistenti con impianti ad alta prestazione energetica.
  • Interventi antisismici (Sismabonus)
  • Interventi trainati, cioè che possono beneficiare della detrazione al 110% solo se realizzati insieme a uno degli interventi a,b, e c (trainanti):
    • Installazione di impianti fotovoltaici e sistemi di accumulo integrati
    • Installazione di colonnine elettriche per ricarica dei veicoli elettrici
    • Sostituzione di infissi, tetti, pavimento e schermature solari.
    • Interventi finalizzati all’eliminazione delle barriere architettoniche

Lavori: quali sono le tempistiche da rispettare per ottenere il Superbonus 110%

Si ha diritto alla detrazione del 110% se le spese per i lavori sono state sostenute nel periodo compreso tra il 1° luglio 2020 e il 30 giugno 2022. Se entro il 30 giugno 2022 l’intervento sarà completato per almeno il 60%, si avrà il diritto di godere del Superbonus anche per le spese sostenute entro il 31 dicembre 2022, ma solo nel caso di condomini.

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