Il Superbonus cambia col Governo Meloni

Superbonus cosa cambia col nuovo governo:

Il superbonus 110 cambia ancora con il governo Meloni. Secondo le ultime notizie, il neo premier starebbe pensando a una riduzione delle aliquote e a una possibile proroga della scadenza per il 2023. Ricordiamo che il 31 dicembre 2022 scatta la scadenza per la proroga del superbonus 110 per le villette unifamiliari. Mentre per i condomini è previsto un abbassamento dell’aliquota che scenderà al 70% dal 1º gennaio 2024 per poi arrivare al 65% nel 2025.

Il superbonus 110 con il governo Meloni sarà “rivisitato” come annunciato dal neo sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Alfredo Mantovano, in visita a Norcia. “Lo merita soprattutto per gli effetti negativi che ha prodotto su questo territorio, distogliendo una parte dell’imprenditoria dall’essere attratta a questo tipo di lavoro”.

Nella prossima legge di bilancio scenderà la percentuale di detrazione del superbonus 110 dal 110 al 100% con conseguente modificazione della platea. La maggioranza inoltre vorrebbe prorogare il superbonus 110 anche per le unifamiliari, la cui scadenza è prevista per il 31 dicembre 2022 (per chi entro il 30 settembre ha completato il 30% dei lavori).

Non è ancora noto quando la manovra varcherà la soglia del Parlamento, lasciando presagire un dicembre al cardiopalma per l’ok finale prima dell’eventuale esercizio provvisorio. Il Governo, che ieri si è riunito in un primo Cdm operativo, cerca intanto le risorse per dar seguito agli impegni assunti in campagna elettorale ma gli spazi, come noto, non consentiranno di accogliere tutti i desiderata. Anche perché l’impatto della manovra, per avviare i primi interventi, far fronte alle urgenze (bollette innanzitutto), finanziare le spese indifferibili, sfiora già una cifra di tutto rispetto: circa 20 miliardi, che salgono a 40 secondo alcuni calcoli.

Probabile che molte misure siano quindi solo avviate, per proseguire poi con interventi successivi. Un dato è certo: «I costi delle bollette sono diventati insostenibili», ha sottolineato la premier, Giorgia Meloni, «non c’è più tempo da perdere». Il governo ragiona sugli spazi di intervento sul deficit, che potrebbe essere fissato per il 2023 al 4,5%. Una ipotesi che il neo ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, sta valutando e che dovrà trovare posto nell’integrazione alla Nadef, che dovrà aggiornare il quadro programmatico lasciato in eredità da Mario Draghi.

Una questione spinosa riguarda il meccanismo della cessione dei crediti, soprattutto per quanto riguarda la responsabilità. Le ultime sentenze infatti hanno ricordato infatti che il sequestro dei crediti falsi è leggittimo anche se i concessionari non hanno partecipato alla frode.

Il superbonus è una detrazione del 110% delle spese sostenute a partire dal 1º luglio 2022 per la realizzazione di interventi finalizzati all’efficientamento energetico e alla riduzione del rischio sismico degli edifici (il cosiddetto supersismabonus).

Il superbonus spetta per gli interventi cosiddetti principali o trainanti quali:

interventi di isolamento termico sugli involucri

sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale sulle parti comuni

sostituzione di impianti di climatizzazione invernale sugli edifici unifamiliari o sulle unità immobiliari di edifici plurifamiliari funzionalmente indipendenti

interventi antisismici.

Ma anche per tutta una serie di interventi trainati:

interventi di efficientemente energetico

installazione di impianti solari fotovoltaici e sistemi di accumulo

infrastrutture per la ricarica di veicoli elettrici

interventi di eliminazione delle barriere architettoniche .

Delicato ed ancora aperto il capitolo Legge Fornero. Oltre a una riproposizione, cambiando i criteri, di quota 102, si parla anche di un bonus per chi invece rimane al lavoro dopo i 63 anni. Tra le mille ipotesi che vanno dai bonus, dalla flat tax agli incentivi verdi, anche un’altra sollecitazione arriva oggi: una super-deduzione per le aziende che assumono (fino al 150% in caso di persone fragili o che meritano tutela) .

Ciriani non fornisce ancora una data precisa per l’approdo in Parlamento della manovra («dicembre sarà molto impegnativo») ma ribadisce le priorità: flat tax incrementale e taglio del cuneo fiscale. E il limite al contante? Potrebbe essere, come da mediazione, 5000 euro.Il nuovo Superbonus dovrà fare i conti con le risorse disponibili, ma per gli addetti ai lavori ha rappresentato una boccata di ossigeno dopo la pandemia. “Da gennaio a settembre 2022 la spesa per Superbonus 110% ha raggiunto 35 miliardi di euro, superando l’intera spesa del 2021.

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